The Sound of Style, un blog dedicato alla musica ma anche a tutto ciò che concerne lo stile in genere. Concerti, eventi, considerazioni e discussioni sulla musica accompagnate da una finestra sullo stile del mondo che ci circonda: outfit, make up, nail art...e molto di più!
Oggi vi mostro l'outfit che ho indossato qualche giorno fa per andare a lavorare!
Quando vado in ufficio prediligo un look semplice e comodo: jeans (bianchi in questo caso), maglietta (comoda e calda), coprispalle e ballerine..ecco il risultato:
Per completare l'outfit ho indossato un semplice cappottino nero e una borsa-bauletto beige di carpisa!
Ciao a tutti,
dopo tantissimo tempo rieccomi con un nuovo post dedicato alla musica...
Per prima cosa voglio scusarmi per la latitanza ma tra lavoro o casini famigliari non ho avuto più modo di scrivere...
Spero di poter riprendere a scrivere con regolarità...
Il mio ritorno direi di dedicarlo alla bella musica italiana e, visto che oggi è il suo compleanno, direi di dedicare questo post al grandissimo, e mai dimenticato, Lucio Battisti...
Partiamo con un po' di biografia (ho cercato di scrivere il meno possibile tralasciando diversi avvenimenti)...
Lucio Battisti nasce in un piccolo paesino in provincia di Rieti il 5 Marzo 1943.
Come regalo per la licenza media, l govane Lucio chiede ai genitori di avere una chitarra.
Con l'aiuto di un amico, ma soprattutto come autodidatta Battisti si addentra sempre più con costanza al mondo della musica, affascinato anche dai primi brani stranieri di rock and roll arrivati in Italia.
Dopo essersi diplomato come perito elettrotecnico, Battisti inizia a suonare con vari gruppi minori fino ad essere ingaggiato dal gruppo "I Campioni", allora gruppo abbastanza conosciuto principalmente nella provincia milanese.
Per seguire la Band Battisti si trasferisce a Milano, città da cui la sua cariera avrà inizio.
All'inizio del 1964, I Campioni partirono per un tour in Germania e nei Paesi Bassi, dove tra l'altro ebbero la possibilità di ascoltare alla radio musica che in Italia non veniva trasmessa.
Roby Matano (leader dei "I Campioni") iniziò così a spronare Battisti nello scrivere canzoni.
Ne nacquero alcuni pezzi, come "Se rimani con me", i cui testi erano stati scritti da Matano (ma depositati a nome di Lucio perché l'amico non era iscritto alla SIAE), che rimasero perlopiù o sconosciuti o addirittura mai pubblicati.
Tuttavia, alcuni di questi pezzi furono successivamente rimaneggiati da Lucio sulla base di nuovi testi di Mogol, come "Non chiederò la carità", "che diverrà", e la famosissima "Mi ritorni in mente".
Il 14 febbraio del 1965 Battisti durante un provino con Franco Crepax viene notato da Christine Leroux, editrice musicale di origine francese cacciatrice di talenti per la casa discografica Ricordi.
Poco tempo dopo Christine procurerà il "fatale" appuntamento con l'autore Giulio Rapetti, in arte Mogol.
Riguardo a questo primo incontro con Battisti, Mogol ha raccontato di non essere rimasto particolarmente impressionato dalle canzoni che Lucio gli aveva proposto, ma di aver comunque deciso di collaborare con lui per la sua umiltà nell'ammettere i propri limiti e la voglia di fare e di migliorarsi.
Nel 1966 lo stesso Mogol iniziò ad insistere con Battisti perchè cantasse in prima persona le proprie canzoni, questultimo scettico delle proprie doti vocali si "limitava" ad afidare i propri componimenti ad altri artristi.
Mogol dovette superare non poche resistenze presso la Ricordi, la loro casa discografica, ma alla fine, minacciando di dare le dimissioni, l'ebbe vinta.
Lucio esordì quindi come solista con il 45 giri "Per una lira"/"Dolce di giorno", con modestissimi risultati di vendite.
Le due canzoni vennero poi portate al successo rispettivamente dai Ribelli, capitanati da Demetrio Stratos, e dai Dik Dik alcuni anni dopo.
Da quel giorno iniziò la cariera di Lucio Battisti sia come solista che in duetto con Mogol.
Battisti continuerà per diversi anni a concedere le proprie canzoni ad altri artisti.
Gli anni settanta, in particolar modo nella prima metà, sono gli anni in cui Lucio Battisti arriva al culmine della popolarità e successo.
I suoi album sono costantemente tra i primi posti nelle classifiche di vendita degli anni 1971, 1972, 1973, 1975, 1976, 1977, 1978 e 1980.
Nel 1973, caso raro nella storia discografica italiana, riesce a conquistare il primo ed il secondo posto in classifica (con Il mio canto libero e Il nostro caro angelo), distanziando opere di respiro e successo internazionali come The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd (3°) e Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player di Elton John (4°).
Per diversi anni Battisti collaborò con Mogol fino alla famigerata rottura avvenuta, secondo quando dichiarato dai due, per divergenze artistiche.
Tra il 29 e il 30 agosto 1998 si diffonde la notizia del ricovero di Battisti in una clinica milanese.
Durante gli 11 giorni di ricovero, per volere della stessa famiglia, non viene diffuso alcun bollettino medico. Il 6 settembre le sue condizioni si aggravano e l'8 viene spostato nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale San Paolo di Milano.
Lucio Battisti muore la mattina del 9 settembre 1998, all'età di 55 anni; le cause della morte non sono state comunicate ufficialmente: il bollettino medico riporta solamente che «il paziente, nonostante tutte le cure dei sanitari che lo hanno assistito, è deceduto per intervenute complicanze in un quadro clinico severo sin dall'esordio»; secondo alcune voci non confermate invece il musicista sarebbe morto per tumore.
Ai funerali, celebratisi in forma strettamente privata a Molteno, dove è sepolto, furono ammesse appena 20 persone, tra le quali Mogol.
A distanza di più di dieci anni dalla morte la popolarità di Battisti rimane ancora alta: i suoi brani vengono spesso interpretati dagli artisti della scena musicale attuale in tributi e manifestazioni in suo onore, e album o raccolte di suoi brani sono tornati nelle classifiche dei dischi più venduti nel 1999, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011; secondo il 75% dei giovani, nell'estate 2009 Battisti è stato l'artista più cantato nelle spiagge italiane.
Due parole sul lascito di questo straordinario artista...
Oltre alla sua produzione, Lucio Battisti ha lasciato in eredità alla musica italiana un consistente numero di innovazioni tecniche e stilistiche, derivate dalla fusione della tradizione melodica italiana con le sonorità nuove della musica rock e pop internazionali. L'opera battistiana risulta essere stata particolarmente efficace nell'aver continuato a traghettare la musica "leggera" italiana verso la modernità e la molteplicità dei linguaggi musicali, offrendo in ogni fase dell'esperienza artistica un interessante sovrapporsi di tonalità e testo lirico.
Dal punto di vista stilistico, l'artista fu spesso anticipatore di generi e mode che sarebbero esplose di lì a poco: da citare l'album Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera (1976), di stampo disco music, e Cosa succederà alla ragazza (1992), disco molto vicino al rap e alla techno. Le sonorità innovative degli ultimi dischi di Battisti, in particolare da La sposa occidentale in poi, sono divenute, sia pure in contesti spesso più melodici e tradizionali, patrimonio comune degli arrangiamenti delle canzoni di moltissimi artisti italiani. Inoltre Battisti fu uno dei primi cantanti in Italia a riuscire ad affermarsi pur non avendo una voce tecnicamente perfetta.
Battisti, apprezzato anche come tecnico in sala di registrazione, fu tra i primi in Italia a utilizzare la tecnica di capovolgere i nastri nelle registrazioni, già a partire dal brano Era del 1967.
Ci sarebbero altre mille cose da dire su Battisti ma voglio limitarmi a lasciarvi con la sua canzone più conosciuta:
Ciao a tutti e alla prossima Volta
P.S. Qualsiasi tipo di commento e sempre gradito....
Oggi vi mostro la mia modesta collezione di smalti, iniziamo subito (le foto sono pessime scusate):
Cominciamo dalla mia collezione più numerosa: i miei smalti kiko! Mi piacciono moltissimo sia i colori che kiko propone sia la stesura e la durata di questi prodotti! Come potete vedere ne ho veramente tanti, dai classici trasparenti, ai metallizzati per l'inverno, ai colori pastello sgargianti per l'estate!
Ci sono poi 5 smaltini essence: top e base della linea studio nails, il mio nuovo top coat, un semplicissimo nero e un color fango.
Questo smalto di fontana contarini che mi ha deluso moltissimo, nella boccetta il colore è pieno e intenso, quando lo si va a stendere però è troppo liquido e per nulla coprente, risulta un trasparente rosato! Bocciatissimo.
ho poi questo bellisimo verde acqua pastello, molto coprente già alla prima passata, comprato su un banco del mercato
due vecchi smalti Colors&Beauty, utlizzati pochisimo
per concludere la mia collezione ecco qui i miei tre nail art kit di pupa
Eccomi di nuovo qui con una proposta tutt'altro che originale
Ecco subito la Nail Art:
Ho utilizzato il mio caro e vecchio nail art kit di pupa "Oro Rosa e Cioccolato", ma anzichè utilizzare l'oro come base, ho utlizzato il mio verde acqua!! Ho poi dato una passata di top coat et voila!!!
Non è un idea molto orignale, ma a me questi nail art kit piacciono, sooprattutto quando ho poco tempo e mi piace molto provare a cambiare il colore di base e vedere l'effetto che fanno! Questo a mio parere è molto carino!!! Il "Cioccolato" è veramente moooolto scuro, è quasi nero, e il risultato mi entusiasma ancora di più!!!
Ieri per me sono ri-iniziate le lezioni all'università! Ecco qui il mio outfit:
Come vedete è molto semplice e comodo! Tentata dalla bella giornata di sole ho indossato dei jeans bianchi, ballerine, canotta blu e una maglietta con le maniche lunghe abbastanza leggera. Siccome il sole è caldo ma c'è un pò d'aria ho aggiunto questa sciarpina di lana nera, molto calda, la adoro!!! Come borsa la mia Camomilla non poteva mancare per andare all'università: è molto capiente, quindi ci posso mettere libri, appunti e di tanto in tanto persino il pc